Quando si tratta di introdurre le criptovalute tra i metodi di pagamento della propria azienda, può essere difficile decidere cosa scegliere. Perché il commerciante dovrebbe optare per una criptomoneta piuttosto che un’altra?
In realtà non è necessario ridurre la propria scelta più di tanto: numerosi wallet oggigiorno consentono di accettare e conservare più tipi di monete contemporaneamente, dando ai clienti maggiore libertà. Per esempio Coinbase Commerce, il servizio di Coinbase per azienda, offre la possibilità di accettare pagamenti in Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum e Litecoin, mentre piattaforme come CoinGate accettano fino a 50 criptovalute.
Detto ciò, è anche vero che a dicembre 2018 sono state elencate 2066 criptovalute su coinmarketcap.com (il sito che analizza e traccia le criptovalute più scambiate negli stock exchange internazionali). Un po’ di chiarezza, quindi, torna utile.
Vediamo le più diffuse.
Bitcoin (BTC)
Bitcoin è talmente famosa da essere considerata da molti come sinonimo di “criptomoneta”. Anche chi non ha mai sentito parlare di altre criptovalute, ha probabilmente sentito parlare di Bitcoin. Nonostante i costanti alti e bassi, è considerata “l’oro” delle criptovalute e domina il mercato fin dalla sua introduzione nel 2009.
Ethereum (ETH)
Ethereum è la seconda criptovaluta più diffusa dopo Bitcoin e differisce da quest’ultima per alcuni motivi fondamentali: anzitutto ha una tecnologia diversa, capace di processare non solo transazioni ma anche contratti complessi (il che ha reso Ethereum la principale infrastruttura per la creazione e il mantenimento di applicazioni sulla blockchain); ma soprattutto ha tempi di transazione molto più veloci (fino a 20 transazioni al secondo).
Litecoin (LTC)
Una delle prime criptovalute introdotte dopo la nascita di Bitcoin, Litecoin è considerata la sua sorella minore, un po’ come “l’argento” in relazione all’oro di Bitcoin. Sebbene abbia perso il secondo posto contro Ethereum, è più veloce, ha un maggiore numero di monete in circolazione, ed è ancora una delle criptovalute più utilizzate.
Bitcoin Cash (BCH)
Bitcoin Cash è stata una delle prime “fork” di Bitcoin, ovvero una moneta creata dalla separazione di un team di sviluppatori dal team Bitcoin originario. È più veloce di Bitcoin ed è una delle criptomonete preferite per le piccole spese.
EOS (EOS)
Relativamente recente, EOS sta riscuotendo notevole successo, soprattutto per essere frutto di una delle ICO più redditizie di sempre. EOS è stata creata sul modello di Ethereum e, come quest’ultima, ha una tecnologia che permette la creazione di applicazioni.
Ripple (XRP)
Sebbene non sia vista di buon occhio dagli entusiasti di criptomonete, Ripple è diventata la criptovaluta preferita del settore finanziario tradizionale. Il motivo è che tutte le monete sono state pre-create e sono già in circolazione, quindi nessun “mining” (il processo attraverso cui è possibile creare nuove criptomonete) è consentito. Nessun vantaggio per i miner, quindi, ma maggiore stabilità per le banche. Dal momento che la tecnologia blockchain era nata per capovolgere il sistema tradizionale, questo di solito non è visto positivamente.
Monero (XMR)
Monero è nata esplicitamente per aumentare la privacy nelle transazioni. Per questo motivo utilizza un particolare algoritmo chiamato “CryptoNight” che “mescola” un set di transazioni con altri set di transazioni in un gruppo di firme (“ring signature”) di cui solo una è reale… ma è impossibile definire quale o a chi appartenga. Questo garantisce una privacy quasi completa. La sua fama ha cominciato a crescere dopo che è diventata una delle monete più utilizzate sul dark web.
Dash (DASH)
Dash (ribattezzata nel 2015 invece dell’originale “Darkcoin”) è una versione più segreta di Bitcoin, di cui è una fork. Permette di nascondere completamente i tre elementi presenti in ogni transazione: l’indirizzo del mittente, quello del destinatario e la somma inviata. Con Bitcoin, tutti questi elementi sono pubblici e tracciabili (sebbene non siano collegati a dati sensibili), mentre Dash è quasi impossibile da tracciare.
Zcash (ZEC)
Zcash è un’altra moneta che offre maggiore privacy ed è in circolazione dal 2016. Anche in questo caso tutte le transazioni effettuate sono registrate e pubblicate sulla blockchain ma le informazioni identificative (incluso mittente, destinatario e ammontare inviato) sono completamente private. Come si usa dire nel mondo cripto, “se Bitcoin è http, Zcash è https.”
Quale moneta fa al caso tuo?
Nello scegliere quali monete introdurre nella propria azienda può essere utile pensare alla propria clientela. C’è una moneta particolare che potrebbe tornare utile ai propri clienti? Se si lavora molto con i servizi finanziari, per esempio, Ripple potrebbe essere una scelta intelligente. Al di là delle necessità specifiche, le monete più gettonate ancora oggi rimangono Bitcoin, Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash.